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Blog di Dino Ciuffetti (Bernardino in realtà)
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01 Giu 11 Openssl e ciphers… questi sconosciuti

La suite openssl supporta differenti meccanismi di crittografia asimmetrica.
Il client e il server negoziano in fase di handshake la modalita’ di cifratura che utilizzeranno per il trasferimento sicuro dei dati.

In openssl le ciphers implementano 4 algoritmi:
1) Key Exchange Algorithm (scambio delle chiavi)
Sono RSA o Diffie-Hellman

2) Authentication Algorithm (autenticazione dei sistemi)
RSA, Diffie-Hellman, DSS o nessuno

3) Cipher/Encryption Algorithm (cifratura dello stream di dati)
DES, Triple-DES, RC4, RC2, IDEA o nessuno

4) MAC Digest Algorithm (verifica della validita’ del pacchetto)
MD5, SHA o SHA1

Il comando “openssl s_client -ciphers <parametro cipher>” permette di forzare il client (in questo caso il comando openssl stesso) ad utilizzare i meccanismi di cifratura piu’ deboli (parametro LOW), medi (MEDIUM) o piu’ sicuri (HIGH). Tuttavia per poter colloquiare in modo corretto, anche il server SSL deve supportare tali modalita’.

La suite openssl presente al momento sul mio pc (0.9.8k) implementa le seguenti ciphers:

LOW (tutti hanno chiave di cifratura inferiore a 128 bit, e firma hash SHA1 o MD5):
ADH-DES-CBC-SHA         SSLv3 Kx=DH       Au=None Enc=DES(56)   Mac=SHA1
EDH-RSA-DES-CBC-SHA     SSLv3 Kx=DH       Au=RSA  Enc=DES(56)   Mac=SHA1
EDH-DSS-DES-CBC-SHA     SSLv3 Kx=DH       Au=DSS  Enc=DES(56)   Mac=SHA1
DES-CBC-SHA             SSLv3 Kx=RSA      Au=RSA  Enc=DES(56)   Mac=SHA1
DES-CBC-MD5             SSLv2 Kx=RSA      Au=RSA  Enc=DES(56)   Mac=MD5

MEDIUM (tutti hanno chiave di cifratura uguale a 128 bit, e firma hash SHA1 o MD5):
ADH-RC4-MD5             SSLv3 Kx=DH       Au=None Enc=RC4(128)  Mac=MD5
RC4-SHA                 SSLv3 Kx=RSA      Au=RSA  Enc=RC4(128)  Mac=SHA1
RC4-MD5                 SSLv3 Kx=RSA      Au=RSA  Enc=RC4(128)  Mac=MD5
RC2-CBC-MD5             SSLv2 Kx=RSA      Au=RSA  Enc=RC2(128)  Mac=MD5
RC4-MD5                 SSLv2 Kx=RSA      Au=RSA  Enc=RC4(128)  Mac=MD5

HIGH (tutti hanno chiave di cifratura superiore o uguale a 128 bit, e firma hash SHA1 o MD5):
ADH-AES256-SHA          SSLv3 Kx=DH       Au=None Enc=AES(256)  Mac=SHA1
DHE-RSA-AES256-SHA      SSLv3 Kx=DH       Au=RSA  Enc=AES(256)  Mac=SHA1
DHE-DSS-AES256-SHA      SSLv3 Kx=DH       Au=DSS  Enc=AES(256)  Mac=SHA1
AES256-SHA              SSLv3 Kx=RSA      Au=RSA  Enc=AES(256)  Mac=SHA1
ADH-AES128-SHA          SSLv3 Kx=DH       Au=None Enc=AES(128)  Mac=SHA1
DHE-RSA-AES128-SHA      SSLv3 Kx=DH       Au=RSA  Enc=AES(128)  Mac=SHA1
DHE-DSS-AES128-SHA      SSLv3 Kx=DH       Au=DSS  Enc=AES(128)  Mac=SHA1
AES128-SHA              SSLv3 Kx=RSA      Au=RSA  Enc=AES(128)  Mac=SHA1
ADH-DES-CBC3-SHA        SSLv3 Kx=DH       Au=None Enc=3DES(168) Mac=SHA1
EDH-RSA-DES-CBC3-SHA    SSLv3 Kx=DH       Au=RSA  Enc=3DES(168) Mac=SHA1
EDH-DSS-DES-CBC3-SHA    SSLv3 Kx=DH       Au=DSS  Enc=3DES(168) Mac=SHA1
DES-CBC3-SHA            SSLv3 Kx=RSA      Au=RSA  Enc=3DES(168) Mac=SHA1
DES-CBC3-MD5            SSLv2 Kx=RSA      Au=RSA  Enc=3DES(168) Mac=MD5

e altre modalita’ che non fanno capo ai tre alias descritti (LOW, MEDIUM e HIGH).

Per quanto riguarda la parte SERVER (per i bravi che usano APACHE) e’ possibile impostare le ciphers supportate tramite l’utilizzo del parametro SSLCipherSuite, ad esempio mettendo qualcosa del genere:
SSLCipherSuite +HIGH:+MEDIUM:!LOW:+SSLv2

Sempre parlando di apache, se non specificato, il default e’: SSLCipherSuite ALL:!ADH:RC4+RSA:+HIGH:+MEDIUM:+LOW:+SSLv2:+EXP
ovvero si cerca di mantenere la compatibilita’ con i client piu’ vecchi e che quindi supporano solo ciphers poco robuste.

Scusate la “lezione di crittografia” ma secondo me serve per fare un po’ di chiarezza generale sull’argomento, spesso un po’ oscuro a molti.

Ciao, Dino.

08 Feb 11 NuvolaBase.com, the OrientDB on the Cloud

So this is finally there. NuvolaBase.com (alpha release) has been published yesterday at UIM-GDB in Barcelona by Luca Garulli, the OrientDB author.

I am really excited as TuxWeb cofounder for joining our technical collaboration with him for the alpha realization of this project.

I personally cover all the system administration and low level stuff.

– dAm2K!!

24 Ago 10 Why do not host sites from your own home

I would not recommend you to host sites that way, you have to be sure that your ISP give you public IP(s) and setup your router to port forward ports 80, 443, 53, and so on.
There are other problems too:
1) if you want to host more than one site with SSL you must have one public IP for each SSL site or use different SSL ports for each site, because name virtualhosting with SSL is not possible;
2) dsl lines are not designed to be stable. The connection can go down and make your site not visible. This is a major problem if you make the mistake to have your own DNS server on it!! The ISP assigned public IP address can change more than one time a day and you have to sync the DNS zone each time.
3) dsl ips are putted into DNS based blacklists zones. You may not be reached from various HTTP proxy servers around the world. For the same reason you cannot send mails, for example originated from your sites.
4) adsl lines are asymmetric (unbalanced for download). You have few kbytes per second in upload, that is just what you need to publish web sites, so this can be a problem when you have just more than 3 users.
5) you probably have problems with High-Availability and Load-Balancing on domestic hardware and you may have blackouts.
6) DNS subsystem may need primary and secondary DNS servers.

The best way (imho) is to use services like slicehost where you have a HA virtual server slice running linux, public IP addresses, free primary and secondary DNS hosting service, large public bandwidth, disk space… and not last your own root password that you can use to have maintenance on your own server for your own.

https://manage.slicehost.com/customers/new?referrer=af57db3020e04bb27352e271753a7a18

26 Mar 10 Il tuo server linux personale

Se quello che hai sempre cercato e’ avere il tuo personalissimo server linux up and running 24 ore su 24, SliceHost e’ l’opzione giusta per te.

Questa meravigliosa azienda americana (in Italia purtroppo certe cose ce le sogniamo alla grande!) ha sviluppato un sistema automatico con interfaccia web in grado di fornirti in tempo reale per pochi dollari al mese una tua personalissima macchina virtuale con cui potrai realizzare e gestire il tuo server linux in tutta tranquillita’.
Banda e connettivita’ internazionale a internet non sono un problema e potrai scegliere tra vari tagli di offerte pronte per te.

Se sei interessato, dai un’occhiata al sito https://manage.slicehost.com/customers/new?referrer=af57db3020e04bb27352e271753a7a18 e affiliati anche tu.

Avrai la possibilita’ di scegliere la distribuzione linux che piu’ ti aggrada e il tuo server linux personale sara’ in piedi in pochi secondi.

Noi di TuxWeb lo stiamo utilizzando con successo per gestire i siti internet di alcuni nostri clienti.

Ciao, Dino – http://www.tuxweb.it/

21 Feb 10 Scandalo, the fast and Simple clamdscan mail frontend

Hi people.
I’m now talking about a simple GPLv2, C written, small program that work as a very fast clamdscan antivirus frontend.

Scandalo can take a mail on standard input and parse it from viruses, piping it to clamdscan.
It then get the virus status from clamdscan and put a mail header called “X-Virus-Ret” returning the virus scanner status.
It also put a mail header called “X-Virus-stream” returning the first virus name found (if any).

You can then setup a rule on your (say, maildrop) mail filter to pipe the incoming mail to scandalo, and another rule to check the return scanned mail header for viruses.
If a virus was found, you can drop the mail, or put it into a .Virus maildir.

If you have any question, I’m the developer of scandalo.
Scandalo – http://www.tuxweb.it/?section=progetti/scandalo&

Write me a note at dino@tuxweb.it.

Ciao, Dino.

29 Gen 10 Per un buon mailserver

Chiunque ha, o abbia provato ad avere un proprio mailserver per spedire mail in uscita ha potuto costatare personalmente che moltissimi mailserver dall’altra parte del filo hanno dei sistemi di blacklist per cercare di combattere lo spam, e che presto o tardi finiscono con il bloccare temporaneamente il nostro IP, o peggio mandare le nostre mail nella cartella Spam del destinatario.

Sebbene non esista un capitolato standard, dopo qualche anno di combattimento con le mail ho potuto stilare una serie di buone regole per cercare di attenuare la problematica.

Io utilizzo da anni Courier MTA (http://www.courier-mta.org/) e mi trovo veramente bene, ad ogni modo le seguenti regole valgono per qualsiasi mailserver.

Attenendosi alle seguenti regole, sara’ possibile inviare tante mail senza troppi problemi.

1) utilizza NECESSARIAMENTE un IP statico per inviare le mail
2) crea un Reverse PTR record sul DNS per il tuo IP e chiamalo mail.tuodominio.it
3) crea un A record chiamato mail.tuodominio.it sul DNS che punta all’IP
4) crea un MX record per accettare le mail in ingresso/ritorno e fallo puntare a mail.tuodominio.it
5) crea sul DNS il TXT record per il Sender Policy Framework e crea regole che abilitano a spedire posta dal tuo dominio solo dall’IP del mailserver
6) fai utilizzare al tuo MTA una connessione di rete stabile, e soprattutto un DNS stabile e veloce!!
7) crea sul server SMTP un account postmaster@tuodominio.it
8) disabilita il relaying per il tuo mailserver. Se lo devi abilitare, crea degli utenti abilitati al relaying con password robuste e abilita SSL sul server SMTP
9) fai uscire dall’IP del tuo MTA solo le mail originate dal tuo mailserver. Se ad esempio c’e’ un Firewall che fa source NAT in uscita, fai in modo di aprire la porta di destinazione 25 sul firewall verso internet solo ai pacchetti provenienti dal mailserver. Se hai nella tua rete altri client SMTP che creano mail in uscita spegnili, o falli passare necessariamente in relaying per il tuo MTA
10) utilizza se possibile accorgimenti atti a sopprimere i Delivery Status Notification per le mail in ingresso, come ad esempio ritornare errore subito durante la ricezione della mail se un utente non siste o la mail viene bloccata
11) utilizza un sistema antispam come spamassassin e abilita le blacklist IP basate su DNS per tutte le mail in ingresso
12) imposta il tuo “Helo” message sul mailserver affinche’ si esponga sempre come “mail.tuodominio.it”
13) se possibile, per le mail in relaying, configura il tuo mailserver per strippare i “Delivered to” headers. In questo modo gli altri mailserver crederanno che la mail in relaying e’ stata generata dal tuo mailserver.
14) se possibile, quando spedisci le mail, utilizza sempre come mittente un account esistente che corrisponda ad un dominio gestito dal tuo mailserver
15) evita se possibile account non esistenti del tipo “no-replay@tuodominio.it”. Nel caso ti servisse, crea l’account e scarta tutte le mail in ingresso buttandole in “/dev/null”

Queste regole sono secondo me un buon modo per evitare di finire velocemente nelle miliardi di blacklist in giro per il mondo.

Mi raccomando, scrivetemi a dino@tuxweb.it e fatemi sapere se funziona, o mandatemi i vostri suggerimenti con altre regole e io le integrero’.

Ciao, Dino.